In un paesaggio naturale di Alpi, boschi e acque limpide verdi-turchese, osserviamo un eterogeneo e ristretto gruppo di abitanti intento a preservare e abitare un luogo con estrema cura e attenzione: una piscina costruita nella roccia durante la prima guerra mondiale, ogni anno è pulita a mano con scrupolosa attenzione, protetta dalla comunità attenta a non pubblicizzarla al turismo di massa. Il movimento e il ritmo delle immagini crea una dimensione spaziale evanescente, apparentemente indefinita in una temporalità sospesa e quasi congelata. Lentamente viene svelato il contesto, ma non le sue coordinate, e la storia avanza senza soluzione di continuità articolata in quattro micro capitoli di una narrazione che potrebbe procedere all’infinito. Quasi come le azioni delle persone assorte nelle loro attività: ripetute, continue, a volte meccaniche, scrupolose e delicate, singole e corali. Siamo testimoni di un piccolo microcosmo, un luogo inclusivo e accogliente per l’intera comunità.

Durata 22 min

Italia

2023

Première Lucania

Elena Mazzi (1984) è un’artista emiliana. La sua ricerca artistica si origina dall’esamina di territori specifici, le sue opere ne reinterpretano il patrimonio culturale e naturale, intrecciando fantasie a storie tramandate dalle comunità per suggerire possibili sinergie al conflitto uomo-natura-cultura. Il suo metodo di lavoro, di ricerca on-site vicino all’antropologia, privilegia un approccio olistico dove osservazione e diversi ambiti di conoscenza sono fusi insieme.