
Esistono prove inconfutabili che i processi accelerati di cambiamento climatico abbiano avuto origine e si siano sviluppati nel Nord globale con l’uso massiccio e intensivo di combustibili fossili, a partire dalla cosiddetta “rivoluzione industriale”. Le potenze economiche capitaliste e neocoloniali continuano a produrre la quasi totalità della CO₂ responsabile del riscaldamento globale.Girato in Francia, Italia, Tunisia e Marocco, Sh’hili affronta le molteplici dimensioni del cambiamento climatico da una prospettiva politica schierata a favore della giustizia climatica, della protezione delle popolazioni più vulnerabili, della difesa della vita e della resistenza a ogni forma di dominio coloniale e neocoloniale. Il film si propone come un modesto ma convinto contributo alla resistenza collettiva contro il cambiamento climatico e le sue conseguenze ecologiche, sociali e politiche.
Durata 77 min
Tunisia
2024
Première Lucania

Habib Ayeb è un geografo e regista documentarista, specializzato in geografia sociale. Le sue ricerche e i suoi film si concentrano su temi legati alla sovranità alimentare, alla giustizia ambientale, alle questioni contadine, al cambiamento climatico, alla marginalità, alla povertà e ai processi di trasformazione sociale. I suoi lavori si focalizzano principalmente sulla Tunisia, sull’Egitto e sull’Africa del Nord.